THE PENGUIN: ERRORI EVIDENTI CHE NE FANNO UN PRODOTTO NON ECCEZIONALE
EPISODIO 1X05: PROBLEMI DI SCENEGGIATURA!
Tralasciando che la serie non ha assolutamente alcunché (atmosfere, fotografia, regia, scrittura) in comune con The Batman (se non alcuni elementi narrativi); tralasciando che il focus è decisamente più su Sofia Falcone Gigante, che comunque è dovuta ancora una volta cadere, in parte, nel cliché dei cattivi dalla dubbia tenuta psichiatrica; tralasciando che Oswald Cobblepot è solo un altro mafioso succube della madre, con poca caratterizzazione avvenuta soprattutto per citazioni a The Sopranos...
... la serie The Penguin non è così male, è godibile come normale mob series. Essendo della HBO, quindi con discreto contenitore produttivo, forse è lecito aspettarsi di più.
Andiamo con ordine.
C'è chi grida al capolavoro. Giunti ad oggi alla 1x05 e, prendendo come esempio solo questo ultimo episodio in ordine di uscita, ci si propone di sottoporvi alcuni errori, più o meno gravi (SPOILER), che sono presenti nella sceneggiatura.
In gergo, quando le cose vanno perché si vuole che vadano così da parte di chi scrive, e non si lascia che i personaggi agiscano secondo senso e coerenza, in libertà, restando fedeli a loro stessi e alle loro possibilità, si usa l'espressione "si vede la mano dello sceneggiatore". Vediamo quante mani si vedono qui allora!
Errori episodio 1x05 (Spoiler):
i meno gravi
- il dialogo tra il capo della polizia e Sofia è piuttosto inutile, oltre che insensato per la scena dopo. Come mai non hanno perquisito la casa e i dintorni (visto che lei non è considerata una della famiglia e la minaccia dei Falcone apparentemente è terminata? Sembra fatto in modo che Johnny Viti non possa essere trovato e "si vede la mano dello sceneggiatore", troppo.
- la madre che si sente trascurata da Oz, quando sa da Victor che Oz ha fatto fuori i Falcone (anche se non è vero), è contenta perché lui ha fatto finalmente qualcosa di grande e aveva un buon motivo. Perciò comprende. Anche se non è contenta di doversene andare con Victor, anche se ha l'Alzheimer, perché si arrabbia poi con Oz quando la raggiunge? È un eccesso, un errore che sminuisce il beat della scena di cui sopra.
- perché quando Oz torna dalla madre, e Victor dorme, nonostante gli riconosca di aver fatto fin troppo, non gli dice almeno una parola sul restare sveglio? Anzi lo consola? Una parola, e poi anche il complimento, nel dettaglio, sarebbe stata una scelta più sensata. Perché conta più la salute della madre che lo sforzo già notevole del ragazzo.
- perché Sal Maroni crede così facilmente a Sofia quando lo raggiunge al nascondiglio, riguardo all'alleanza contro Oz, nonostante non sappia esattamente i rapporti tra loro? Certo noi non vediamo in questo episodio quanto siano veramente d'accordo perché c'è un taglio del montaggio chiaramente voluto per incuriosire in vista della sesta puntata. E chiaramente i Maroni sapevano, visto il terzo e il quarto episodio, del doppio gioco di Oz. Però è un po' tirato il sillogismo. E la fiducia troppo rapida (ripeto, per quello che si lascia intendere), non è il massimo della coerenza e verosimiglianza (due caratteristiche necessarie fin dai tempi della Poetica di Aristotele);
i più gravi
- perché Sofia sa che Oz ha ucciso la moglie e il figlio di Sal Maroni? È impossibile! Lo sa lo spettatore, ma non il personaggio! Qui abbiamo un pessimo spreco di suspense e un grave intoppo.
- Perché e come fa Sofia a trovare subito e senza spiegazioni, il nascondiglio di Sal? Sfera di cristallo? Il nascondiglio di un mafioso che è in pericolo di vita della famiglia nemica è così facile da scovare?
- E soprattutto, come ha fatto Sal a fuggire dal carcere, con un solo mazzo di chiavi rubato al secondino-sicario pagato da Oz (pensiamo sia andata così, ma abbiamo solo degli indizi basati su un brevissimo dialogo durante il tentativo di uccisione in cella)? Come è uscito da una prigione di massima sicurezza? Dopo essere stato accoltellato?!?!?
A proposito della caratterizzazione, d'accordo che "venire dalle fogne" di Gotham può essere una metafora (che va riducendosi non si capisce ancora bene come), adoro i Cure, però mi sembra che il momento più alto della serie sia di appena 5 minuti, al termine di questa burrascosa puntata. Vedremo.
Continueremo a vederla perché non è male, ma non sopravvalutiamo una sceneggiatura mediocre.
articolo di Giovanni Piretti
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