IMPRESSIONE SU: I PREDATORI
I PREDATORI - PIETRO CASTELLITTO
NON È UNA RECENSIONE
I predatori ha del potenziale. È molto frammentato, molto eterogeneo anche come stili e linguaggi. Il montaggio è fondamentale e direi anche finalmente. Ci sono dei pezzi che trovo i migliori esteticamente ma per niente interessanti, na brutta copia di Sorrentino al massimo dell'ego. Il resto mi piace, più spontaneo e molto più surreale (in senso buono) e comico come situazioni e libero come regia. Più di questa "estetica del surreale" di plastica del peggior Sorrentino, come detto. Invece qua c'è furbizia e anche un po' di ingegno puro, tanti pezzi anche un po' puerilmente assemblati secondo le influenze e il gusto "ingenuo" e "sapiente" insieme dell'autore. Promette bene ma anche no. I dialoghi, le situazioni e il montaggio sono molto più interessanti delle inquadrature, molto strano, non riesco a spiegarlo meglio. Lì ci vedo del surreale (di nuovo in senso buono, l'ho usato troppo spesso sto termine, sicuramente impropriamente): comunque penso al Bunuel de Il Fantasma della libertà. Ora su Raiplay.
Vedremo con Enea.
di Giovanni Piretti
Ah già, c'è anche Pickpocket. Forse anche qui un po' ingenuamente. Però è comunque ci sta.
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