TORNANDO DAL CINEMA - BARBIE (2023)
TORNANDO DAL CINEMA
Raccolgo opinioni appuntate a caldo dopo la sala
BARBIE (2023): Si va a ruota libera in questa rubrica: opinioni che ho appuntato a caldo e che riporto così come le ho prese, brevi secche ed emotive contemporaneamente, ma intuitive e comunque lucide, spero.
Here we go:
Perfino uno di estrema destra dichiarato, se vedesse questo film, resterebbe inorridito in prima battuta non dalla "parodia" del maschilismo, ma dalla stupidità e bruttezza di questo film, didascalico e moralista come un discorso unidirezionale indefinibile in altro modo.
Perché Barbie è una trasformazione (senza percorso, senza storia) glassata di un brand di bambole in un qualcosa di salvifico e divino che coincide con la rivalutazione del genere femminile. Mi meraviglio degli autori, che provengono dal cinema indipendente... L'ipocrisia che li ha spinti a fare questa propaganda insipida mi interessa relativamente; mi dispiace per il cinema e la sala, che devono subire fisicamente, come un atto di violenza, un trattato di sciatta retorica che il femminismo lo insulta; anzi, insulta qualsiasi contenuto.
Trattasi solo di strategia di marketing, ma spacciata per movimento sociale.
Citare a caso Odissea nello spazio, Il padrino, Shining, senza neanche essere in grado di dissacrarli (filmicamente, non c'è alcuna consapevolezza del linguaggio) o accanirsi completamente a caso contro Zack Snyder e i suoi film che affondano già (giustamente) senza toccarli, non fa di voi degli intellettuali, dei registi o degli Autori. Semmai mi fa venir voglia di rivalutare perfino Snyder.
Questo film è la realizzazione di Videodrome, de La notte dei morti viventi, nel messaggio che trasmettevano. Zombifica i personaggi, gli spettatori e gli esseri umani trasformandoci in scimmie e bambole, proprio ciò che il film voleva allontanare da sé disperatamente.
Un applauso a Gosling e Robbie per aver tenuto duro in questo sacrificio, loro i soldi se li sono meritati per aver subito tutto ciò. Il cinema, senza storia, linguaggio, montaggio, sguardo, idee (sensati), non è cinema. Lo schermo non lo fa diventare tale.
Se volete acquistare Barbie, mi rifiuto di linkarvi il film qui, cercatevelo da soli ma non voglio saperne nulla. Molti degli spettatori potrebbero piuttosto rivalutare i film citati che questo scempio voleva parodiare; anche in negativo, ma per carità, con un minimo di senso critico.
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di Giovanni Piretti
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